La cover di Vogue Italia del mese di giugno, è dedicata alle "Belle vere". Così vengono definite le giovani donne burrose, seducenti e sicure di sé ritratte dal grandioso fotografo Steven Meisel.
Intorno a quest'iniziativa tanto parlare. I più, trovano la scelta di Franca Sozzani, direttrice della rivista, coraggiosa, anticonformista, di denuncia. Qualcuno una mera scelta di marketing arguto.
Personalmente sono dubbiosa. Il servizio è meraviglioso, niente da dire. E le donne sono belle.
Penso però ai servizi di moda e costume presenti in Vogue, indirizzati fino a ieri a donne dalla silhouette secca secca e spigolosa e mi domando se questo vuole essere realmente un cambio di rotta. Anche per l'immaginario collettivo, che associa in modo naturale, il mondo del fashion system a figure femminili snelle, alte e toniche.
Queste le parole di Franca Sozzani:
«Con questa copertina abbiamo voluto dare un altro segnale forte della nostra attenzione nei confronti di tutte quelle donne - e sono tantissime - che intendono la bellezza come qualcosa di molto più articolato e genuino rispetto a una mera questione di taglie». E aggiunge: «Sono sempre di più le lettrici che, anche sulle rivista di moda, vogliono veder rappresentato il mondo reale, fatto di persone non ossessionate dalla propria magrezza ma capaci di accettare e rispettare il proprio corpo per come è nella sua naturalezza».....che ve ne pare?
Il discorso è complesso.
RispondiEliminaVa da sè che un abito cade meglio su un corpo snello (non per altro i manichini nelle vetrine hanno una forma longilinea), ma è altrettanto vero che moltissime donne non portano la taglia 38/40.
Personalmente penso che sarebbe bello, di tanto in tanto, vedere una modella taglia 44/46 in passerella e sulle riviste . Aiuterebbe a capire come vestono certi modelli su chi non è filiforme (ovvero la maggioranza di noi!) e - forse - aumenterebbe le vendite.